Dopo la decisione del TAF, il Dipartimento interviene
Per i veicoli esteri le tariffe vengono adattate subito a quelle in vigore nel 2007 – Per i veicoli pesanti immatricolati in Svizzera il Dipartimento dei Trasporti si è limitato a sospendere provvisoriamente le tariffe
BERNA Dopo la sentenza del Tribunale amministrativo federale (TAF) che ha ritenuto arbitrario l’innalzamento della tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni (TTPCP), l’Amministrazione federale delle dogane (AFD) ha deciso di ripristinare le tariffe in vigore nel 2007 per i veicoli esteri al fine di evitare eventuali ricorsi. Per i camion immatricolati in Svizzera, la fatturazione è stata provvisoriamente sospesa.
La regolare emissione della fattura per il mese di settembre 2009 è prevista invece per la fine di novembre, indica una nota diramata ieri dal Dipartimento federale delle Finanze (DFF). «Entro quella data, saranno note le tariffe applicabili ai veicoli svizzeri».
Con queste misure, il Dipartimento federale delle Finanze attua già la decisione del TAF resa nota martedì, sebbene la sentenza non sia ancora cresciuta in giudicato.
Con queste misure, il Dipartimento federale delle Finanze attua già la decisione del TAF resa nota martedì, sebbene la sentenza non sia ancora cresciuta in giudicato.
Il Tribunale amministrativo federale aveva infatti accolto i ricorsi presentati dall’Associazione svizzera dei trasportatori stradali (ASTAG) contro l’aumento delle tariffe della TTPCP entrato in vigore il primo gennaio 2008.
La decisione del Dipartimento federale cassata dal Tribunale ha avuto infatti pesanti ripercussioni per gli spedizionieri, segnatamente per quelli svizzeri (e Ticinesi). Dal canto suo l’amministrazione federale sottolinea invece le ripercussioni che avrà per l’erario pubblico. Erich Burkhalter, dell’AFD, ha stimato a 150 milioni di franchi annui la perdita causata dalla revoca dell’aumento della tassa.
La decisione del Dipartimento federale cassata dal Tribunale ha avuto infatti pesanti ripercussioni per gli spedizionieri, segnatamente per quelli svizzeri (e Ticinesi). Dal canto suo l’amministrazione federale sottolinea invece le ripercussioni che avrà per l’erario pubblico. Erich Burkhalter, dell’AFD, ha stimato a 150 milioni di franchi annui la perdita causata dalla revoca dell’aumento della tassa.
A quanto sembra la decisione di ieri non chiude tuttavia la questione. Infatti, come preannunciato dal consigliere federale Moritz Leuenberger, il Dipartimento federale delle Finanze e il Dipartimento federale dei Trasporti (DATEC) stanno ancora esaminando l’opportunità di ricorrere o no al Tribunale federale contro la decisione del Tribunale amministrativo federale.