fonte: Giornale del Popolo 06.11.2017
Regazzi: «Le sfide non mancano»
II trasporto merci non si improvvisa. Lo sa bene Fabio Regazzi (nella foto in alto), imprenditore, politico e presidente dello Swiss Shippers’ Council (SSC), organizzazione che riunisce 265 trasportatori di merce in Svizzera, presente da qualche mese anche nella Svizzera italiana, «dove ha gia promosso diversi seminari e formazioni». Insieme «all’Associazione industrie ticinesi (AITI) e alle Aziende ticinesi imprese di spedizione e logistica (ATIS) lo SSC – spiega Regazzi – ha l’obiettivo di considerare le esigenze delle imprese attive nella Svizzera italiana – confrontate spesso con il non facile confine e con la dogana con l’Italia – e trovare soluzioni a livello politico per semplificare l’attivita delle imprese stesse».
Dicevamo che il trasporto merci non si improvvisa.
No di certo, in quanto rappresenta una fase impegnativa del processo commerciale. Efficienza, un utilizzo ottimale delle risorse, sicurezza e la limitazione dell’impatto ambientale contribuiscono al successo aziendale. II trasporto, quale importante parte della catena logistica, e interpretato quale servizio al diente e costituisce un elemento importante del prodotto e dunque contribuisce al valore aggiunto di quest’ultimo.
Quali sono gll obiettivi di SSC?
Lo SSC difende gli interessi dell’industria, del commercio e della grande distribuzione di fronte a attori privati e pubblici, imprese di spedizione, vettori di merci in Svizzera e alfestero. Tra i miei compiti in seno allo SSC vi e anche quello di rappresentare in modo costruttivo gli interessi dell’economia nel contesto politico. Lo SSC e anche membro di Cargo Forum Schweiz, che insieme ad altri importanti associazioni del settore dei trasporti discute le condizioni quadro della politica dei trasporti svizzera e prende posizione in modo congiunto su temi di attualità.
Quali sono gli obiettivi dl SSC nella Svizzera italiana?
Lo SSC crea le condizioni per un intenso scambio di esperienze all’interno dei suoi membri e permette cosi un rapido e efficiente flusso di informazioni sui problerni attuali, modifiche e trend nel settore del trasporto merci. Le imprese possono richiedere supporto ad esperti specialisti nella gestione delle esportazioni e delle importazioni, nelle questioni sull’origine nell’ambito del commercio esterno, la dogana e l’IVA, sulle questioni di pagamento e finanziamento, nell’applicazione delle condizioni di fomitura (Incoterms), nella gestione dei documenti, nel diritto dei trasporti e dell’assicurazione, o nella sicurezza del carico e dell’imballaggio. Non da ultimo lo SSC si occupa della formazione e della formazione continua dei suoi membri. I seminari e g1i eventi che regolarmente vengono organizzati godono di ottima fama presso i partecipanti; questi ultimi provengono dall’economia, il commercio, i trasporti e la politica.
Come persegue i suoi obiettivl lo SSC?
Grazie alla messa in rete di specialisti, lo SSC riesce a rappresentare e difendere i propri interessi nei confronti della politica, delle imprese di trasporto, l’amministrazione e l’opinione pubblica. I membri approfittano di un’ampia rete che permette loro uno scambio sia nell’ambito di eventi regionali sia manifestazioni con un respiro nazionale. Attraverso lo scambio di informazioni e soprattutto di esperienze non raramente e stato possibile per le imprese evitare ingenti spese.
Rastatt ha mostrato le pecche del sistema – «Servono alternative»
Trasporto merci a un bivio
Quali vie sono da preferire verso i porti marittimi del Nord? Quale ruolo ha il Ticino nei collegamenti verso Sud? Facciamo il punto.
Per gli operatori svizzeri de! trasporto merci vanno trovate alternative valide alla linea ferroviaria tedesca per raggiungere i porti marittimi del Nord Europa. Alternative, come la navigazione sul Reno e l’asse verso Sud, impiegate dai trasportatori durante l’interruzione di piu mesi della linea ferroviaria tedesca tra Basilea e Karlsruhe, rimasta chiusa, a causa del cedimento dei binari a Rastatt nel Baden-Württemberg, dal 12 agosto allo scorso 7 ottobre.
«II problema a Rastatt ha mostrato che sono necessarie delle alternative per raggiungere i porti a Nord – ci dice Philipp Muster (nella foto in alto), segretario dello Swiss Shippers’ Council, l’organizzazione dei caricatori svizzeri – si tratta ora di capire se il ritorno alla normalità indurrà i caricatori a riutilizzare le vie percorse in precedenza o se dopo questo problema ferroviario in Germania si restera sulle vie alternative utilizzate durante l’emergenza».
II Ticino in questo contesto che ruolo avrebbe? Potrebbe conseguire vantaggi per la propria economia?
Molti servizi ferroviari che collegano la Svizzera ai porti meridionali hanno come base Basilea. Dunque il Ticino praticamente non approfitta di questi collegamenti. Inoltre anche la vicinanza con l’Italia gioca un ruolo non trascurabile. Però il Ticino puo essere molto utile nella sua funzione di hub nel trasporto merci verso il resto della Svizzera. Container da Genova possono essere trasportati in Ticino con il camion, e in seguito venir trasbordati sulla ferrovia per la distribuzione delle merci nei diversi terminal nel resto della Svizzera. Questi hubs a Lugano-Vedeggio e a Cadenazzo vengono gia utilizzati e l’economia ticinese ne approfitta.
Com’e oggi la situazione nel settore del trasporto merci in Svizzera? Quali i princlpali nodi aperti? Cosa si potrebbe fare di più?
II problema principale è l’asimmetria del trasporto ferroviario. Questo significa che all’importazione i treni sono completamente utilizzati e carichi, mentre per l’esportazione i treni viaggiano mezzi vuoti verso i porti. La conseguenza sono introiti mancati per le compagnie dei treni, che in qualche modo devono rifatturare questi importi. Solo un aumento delle esportazioni potrebbe risolvere questo problema ma sappiamo che questo non e cosi facile da risolvere.
Quanto potrà diventare importante e perchè il porto di Genova per il trasporto merci da e per la Svizzera?
I porti meridionali sono molto importanti per il trasporto merci. Tra questi però non ne va citato solo uno. Accanto a Genova anche quello di La Spezia riveste una grande importanza, non da ultimo perchè abbiamo un collegamento ferroviario diretto. In generale però i porti meridionali sono molto interessanti per l’economia di importazione ed esportazione della Svizzera poiché permettono dei tempi di trasporto ridotti verso l’Oriente e l’Oceania.
Articolo Giornale del Popolo
GdP Trasporto Merci a un bivio